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lunedì 23 aprile 2012

Carlo Onofrio Gori. Appuntamenti 25 Aprile 2012: Risorgimento e Resistenza


25 APRILE 2012
ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA
INSIEME PER LA PACE
lungo le vie, nelle piazze e nei giardini del paese
ore 15.30 Piazza Falcone – Lamporecchio
Ritrovo cittadini ed autorità
ore 16.00 CORTEO per le Vie del Paese
ore 16.30 Piazza Berni - Lamporecchio
Deposizione della Corona d’alloro.
ore 16.40 Teatro comunale Lamporecchio
Intervento Ufficiale del Dottor LIBERO MANCUSO
Nel corso dell’Iniziativa saranno effettuati interventi musicali da parte della
BANDA COMUNALE “GIACOMO PUCCINI” di Lamporecchio
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ore 17.10 Teatro Comunale, Lamporecchio
Presentazione del libro:
DESTINI INCROCIATI. ITALIA E FRANCIA NELLA SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA
di GIAMPAOLO AIUTI, LUIGI ANGELI, CARLO ONOFRIO GORI
Edito da ISRPT, col patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Lamporecchio con il contributo della CARIPT
Saluti e introduzione di CHIARA FRANCESCONI
Assessore alla Cultura del Comune di Lamporecchio 
Interventi di:
ROBERTO BARONTINI Presidente dell'Istituto Storico della Resistenza Pistoia
RENATO RISALITI Storico, docente emerito dell'Università degli Studi di Firenze
GIAMPIERO GIAMPIERI Saggista, Vice Presidente Associazione Amici di Casa Giusti
CARLO ONOFRIO GORI Storico, Associazione Culturale Prometeo Pistoia
letture di: MAURO RADDI, Letterato
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ore 18.00         Area Verde Via Aldo Moro – Lamporecchio
“MERENDA NEL VERDE”
Offerta dal CIRCOLO RINASCITA LAMPORECCHIO
ore 20.30 Spazio polivalente ex Cinema Progresso, Larciano
CENA DELLA LEGALITÀ. Partecipa LIBERO MANCUSO
La cena, del costo di € 15,00, è su prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: 328/2823514 – sindaco@comune.larciano.pt.it
INTERVENTI MUSICALI CONCLUSIVI DI UN GRUPPO LOCALE



lunedì 2 aprile 2012

Carlo Onofrio Gori. Resistenza e Liberazione. Franco Andreini

Breve e intensa vita di Franco Andreini, partigiano pistoiese, poi volontario nella divisione "Cremona", caduto sul fronte del Senio, medaglia d’argento della Liberazione

Franco Andreini nasce a Pistoia da famiglia contadina, tradizionalmente cattolica e fieramente antifascista. Dante, suo padre,  conduce un podere nella zona dove attualmente si trova il mercato ortofrutticolo ed ha quattro figli: Franco e tre femmine.
Franco aiuta il padre nel lavoro dei campi e frequenta le elementari agli"Spalti" in via Bellini. Successivamente, volendo diventare tecnico qualificato,  si iscrive al "Pacinotti.
Al momento della costruzione dell'aeroporto, la casa degli Andreini viene, come altre, abbattuta, e la famiglia si trasferisce a Canapale in un podere nella zona del Mulino. Franco nel 1943, a 18 anni, è assunto dalle Ferrovie dello Stato come cantoniere e lavora a Firenze.
Sportivo, audace, quasi spericolato, manifesta spesso apertamente il suo antifascismo e dopo l'8 settembre si procura una pistola che a volte non teme di ostentare. Nei primi giorni del gennaio 1944 entra nella formazione partigiana capeggiata da Amerigo Mungai e formata da circa quaranta elementi fra cui Angiolo Bruni, Armando Valdesi, Ofelio Baronti, poi tragicamente perito nel luglio 1944 e dal quale la formazione prenderà il nome.
L' "Ofelio" agisce nella zona fra l'autostrada Firenze-Mare e la ferrovia e conduce una intensa attività di sabotaggio alla vie di comunicazione nazifasciste. Al momento del ritiro dei tedeschi Franco si distingue nello sminamento di alcuni ponti da questi sabotati nella zona di Canapale. L'8 settembre 1944,  partecipa con i compagni alla liberazione di San Piero Agliana e di Pistoia.
Fra il novembre il dicembre si arruola fra i primi nel Gruppo di Combattimento (divisione) “Cremona” del ricostituito esercito italiano impegnato con quattro divisioni a fianco degli Alleati sul fronte del Senio e dell’Appennino.
La mattina del 25 febbraio si offre volontario per una rischiosa missione e cade in località Case Matteucci nei pressi di Alfonsine.
Viene decorato di medaglia d'argento al v.m. con la seguente motivazione: “Porta arma di squadra pionieri, in due mesi di permanenza in linea partecipava volontariamente a tutte le azioni in cui erano destinati elementi del suo reparto, prodigandosi con generoso slancio e sprezzo del pericolo ad apportare a favore dei suoi compagni il contributo prezioso ed efficace della propria arma che manovrava con singolare perizia. Offertosi di far parte di un nucleo pionieri destinato a rinforzare un caposaldo avanzato, sebbene fatto segno a raffiche di armi automatiche, si portava allo scoperto per meglio battere l'obiettivo fino a quando, colpito a morte, cadeva eroicamente nell'adempimento del dovere (Casa Matteucci, Comune di Alfonsine, 25 Febbraio 1945)”. 

Un cippo posto a Canapale nel dopoguerra lo ricorda insieme ad Ofelio Baronti, mentre, successivamente, è stato a lui intitolato anche il campo sportivo di via Guido Rossa.

                                                         
                                    


                              Carlo Onofrio Gori









Carlo Onofrio Gori, Franco Andreini, in "Storialocale", n. 5 (2005)




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