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sabato 16 marzo 2013

C.O. Gori. Storia e antropologia. Gli Etruschi ancor oggi "vivi" in Toscana, nel Casentino e nel Volterrano.

Il mio sangue etrusco...

Una recentissima e seria ricerca scientifica sulla quale ci informa un articolo de "la Repubblica" di venerdì 8 febbraio 2013 (che pubblico qui sotto), ci dice che il DNA etrusco negli abitanti d'oggi sopravvive in Italia oggi sicuramente solo in due zone della Toscana: il Casentino (AR) e il Volterrano (PI). 
Per me, in quest'epoca incerta...una certezza...finalmente! Mio nonno materno Carlo Dei, detto "Carlone", poi trasferito a Prato ai primi del secolo scorso, era originario di Bibbiena, nel Casentino e così casentinesi erano i miei bisnonni Carlo Dei senior e Letizia Biancucci e poi i miei trisavoli e così via ..via...giù nel tempo...
Ringrazio, anche a nome dei miei figli, Simona, Alberto e Lorenzo,  mio nonno materno Carlo e i suoi genitori miei bisnonni, e i miei lontanissimi antenati del Casentino per avermi quasi sicuramente dato questa origine etrusca, oggi accertata... 
di quel popolo civilissimo (oggi ritenuto autoctono) che, partendo dalla Toscana, prima dominò gran parte della Penisola, Roma compresa, e che dopo si fuse con la civiltà latina... origini etrusche lontane delle quali mi sia consentito andar fiero. 
Oggi ci "riconosciamo": grazie nonno Carlone!

                                         
              

                         Carlo Onofrio Gori                                                                                                                         






"La ricerca: a distanza di duemila anni individuati grazie alla genetica i discendenti dell' antica popolazione. I risultati smentiscono anche la tesi che risale a Erodoto: non è vero che provenivano dall'Oriente. Gli Etruschi fra noi. Da Arezzo a Volterra resiste il loro Dna.
Gli davano per spacciati già prima dell' anno zero. Invece gli etruschi sono ancora vivi,arroccati in due località della Toscana. Nella zona del  Casentino e a Volterra la storia non è riuscita a cancellare la loro presenza. E una piccola goccia del DNA etrusco passata agli abitanti  moderni.
A individuarne le tracce, con le loro particolari "lenti" capaci di leggere il genoma di duernila anni fa, è stato un gruppo di genetisti delle università di Ferrara e Firenze e del Cnr.
Il ritrovamento di tracce genetiche etrusche oggi non è il solo aspetto stupefacente della ricerca a pubblicata su “Plos One”. I suoi autori concludono anche che gli antichi Tirreni sono nati in Italia e non provengono dall'Anatolia occidentale. L'ipotesi che il popolo etrusco abbia assunto contorni propri in Lidia per poi migrare nel centro Italia era figlia di Erodoto. Dionigi di Alicarnasso al contrario sostenne l'origine italica degli autori di capolavori come il Sarcofago degli Sposi. «Un'ondata di agricoltori e allevatori dell’l'Anatolia è effettivamente migrata in Italia 5-6mila anni fa. Così si spiegano le tracce genetiche osservabili nella penisola.
Ma gli Etruschi sono eredi della civiltà vìllanoviana locale» spiega David Caramelli, antropologo dell'università di Firenze. L'origine degli etruschi e il mistero del loro tramonto sono da decenni al centro delle indagini di archeologi e storici. Ora a queste discipline si è affiancata la genetica. Con strumenti sernpre più potenti, questa scienza riesce ormai a legger nei dettagli il genoma degli uomini di oggi come di quelli antichi.
Per il Dna degli etruschisono stati usati30 campioni di ossa ritovatie nelle necropoli di Tarquinia e Casenevole, vicino a Grosseto. I frammenti dl genoma antico sono stati messi a confronto con campioni di genoma medievale  e di individui contemporanei  (370 toscani e 5mila provenienti da altri paesi mediterranei). Mentre fra gli etruschi e toscani del medio evo c’è una continuità genealogica, nessun filo lega i Tirreni con gli abitanti odierni di Firenze e Murlo (le due località del centro Italia messe sotto speciale esame).
«L'eredità etrusca - spiega Guido Barbujani, generista dell'università di Ferrara - si è probabilmente dissolta con le migrazioni degli ultimi 5 secoli». Ma la presenza del Dna dei Tirreni ha tenuto duro appunto a Volterra e nel Casentino. «Capire  il perché non fa più parte del nostro lavoro. La palla torna a storici e archeologi» conclude Barbujani.
«Ma non è strano che nel giro di pochi chilometri il Dna vari di molto. L'abbiamo già notato in Sardegna: in Ogliastra c'è una continuità fortissima con i popoli nuragici. In Gallura, 100 chilometri più a nord, nessun legame». Barbujani ricorda come sua madre, originaria di Adria, gli avesse trasmesso l'orgoglio di essere etrusco fin da bambino. «Ad Adria però non abbiamo abbiamo trovato tracce. E lei non me l’ha mica perdonato» Elena Dusi" 
(La repubblica, 8 feb. 2013)


                                   
Simone Fagioli L'originale piace questo elemento. Luisa Rossini beh, allora anche io! sono nata vicino a Volterra!