8 settembre 1944: riflessioni su una famosa foto pistoiese tratta da "Combat film"
Una famosa foto del settembre 1944…e ...Ricordi e
Memoria. 1.
Ieri 8 settembre era la ricorrenza della data
“ufficiale” della liberazione della città di Pistoia, ma non tutti sanno (o
ammettono) che l’8 settembre è una data ampiamente “convenzionale” dato che già
da alcuni giorni prima, dal 4-5 settembre (come ho a suo tempo scritto: vd. ,
Carlo Onofrio Gori, Guida ai monumenti delle memoria nel Comune di Pistoia, Pistoia, Edizioni del Comune di Pistoia,
2005) alcuni uomini appartenenti a due piccoli gruppi della formazione
“Giustizia e Libertà”, (fra i quali Guido Petrocchi, nipote del lessicografo
Policarpo, che a suo tempo mi ha riferito e documentato ciò, per filo e per
segno…) eludendo i controlli delle pattuglie tedesche che sulle strade
periferiche regolavano il flusso della loro ritirata (i fascisti “compromessi”
se n’erano già andati in Valtellina dopo la liberazione di Roma nel giugno
dello stesso anno) erano riusciti a penetrare nel centro storico semideserto a
causa dello “sfollamento” ed a prendere possesso di Palazzo di Giano aspettando
con impazienza l’arrivo degli Alleati che non si decidevano a giungere e che
arrivarono (inizialmente una pattuglia in jeep) solo dopo che vennero avvertiti
da un messaggero di quello sparuto gruppo di occupanti, appunto l’8 settembre,
quando già stavano arrivando in centro altri nuclei partigiani (le famose foto
dei partigiani liberatori - sulla sinistra della foto il comandante XII Zona
Vincenzo Nardi - e della partigiane furono fatte ….dopo... a beneficio della
Combat film Alleata).
Già a volte com’è diversa la realtà “vera” da quella
“ufficiale”!
Stamani, domenica, mentre stavo facendo con lo spazzolone in mano, le
faccende di casa (....già le faccio o di sabato e/o di domenica, quando tutti
gli altri in giornate belle e calde come queste se se vanno al mare o in
montagna, ma a me che ora sono pensionato e che posso andarvi in altri giorni,
non va di condannarmi a far file sull'autostrada oppure di trovarmi,
fitto-fitto, gomito a gomito con famigliole urlanti...) ci pensavo e m'è venuta
in mente una cosa interessante, che forse a qualcuno che m'ha seguito qui o sul
blog o sulle riviste o altro, nelle mie ricerche e/o divulgazioni storiche,
forse potrà interessare. In sostanza molti, anche accademici, amici, mi
consigliavano di riunire in volume i miei lavori (articoli per riviste, saggi,
monografie, appunti per convegni, interviste tv, recensioni fatte o ricevute,
blog, ecc. ecc.) di storia, soprattutto locale, ai quali dagli anni '90 in poi
mi sono particolarmente dedicato. Prima dei '90 avevo scritto soprattutto sui
movimenti politici e modestamente alcuni miei cataloghi "guidati"
sono stati acquisiti fra i repertori nazionali e internazionali in materia (vd.
su google, appunti blog et al.), ma questo é altro discorso.
Ebbene dicevo, sulla spinta di quei suggerimenti stavo, cronologiamente in
ordine di argomento, via via raccogliendo in una cartella del computer, , e
sono a buon punto, nei momenti liberi dagli "scazzi" e corvée
quotidiane, i miei scritti sui fatti, monumenti e personaggi pistoiesi e
toscani con le relative note, ma mi sono reso conto che ciò non basta. Sono
convinto che di vari fatti storici si sappia ufficialmente, quando va bene, il
55%-60% di quanto è realmente accaduto, ad a questo penso in parte di
rimediare....cercando di alzare la percentuale di verità, mettendo nella
progettata mia pubblicazione, in calce a ciascun articolo, oltre alle note, un
mio breve commento: le difficoltà che ho trovato, i dinieghi i silenzi e gli
eccessi di informazioni, i luoghi che ho "battuto", i documenti che
ho potuto (o non potuto) vedere, gli articoli che avrei voluto, ma non ho
potuto scrivere, chi ho intevistato (semmai con le iniziali... privacy ), cosa
ho potuto con certezza dire e cosa forse potevo dire e non l'ho fatto perchè
sono stato pregato di non dirlo per varie ragioni (editoriali, opportunità dei
testimoni, mancanza di pezze d'appoggio certe e visibili) ecc. ecc.
Insomma, "Ricordi e Memoria", un
backstage..."intuibile"....ma "controllato" (non ho i soldi
né le voglia di affrontare defatiganti cause legali...)
Penso che visto che mi occupo di fatti e personaggi
che vanno dal '400 in su, ma che quelli più interessanti riguardano personaggi
dell'800 ma soprattutto del '900 come ad es. la fine, in parte
"misteriosa" di Fedi, Ducceschi, noti, oppure, sempre ad es. quella
"tutta misteriosa" del "misterioso" pistoiese della
Valdinievole, Agenore Dolfi, dirigente comunista a livello internazionale
(altrimenti detto "Vinio" o "Catena") che mise su la
formazione partigiana poi denominata "Bozzi", senza niente
tralasciare di quello che so riguardo ad altri personaggi di...”contorno” (???)
Già...ad esempio, il valoroso e leggendario Agenore
Dolfi (nome nella clandestinità: "Vinio" o "Catena")
funzionario medio-alto dell'Internazionale comunista (sciolta formalmente da
Stalin durante la guerra), dirigente del
movimento antifascista in Argentina, Francia e Italia, poi capo della
segreteria provinciale clandestina del Pci e dirigente di quella che poi sarà
chiamata la "Brigata Bozzi" . Non poisso fare a meno di anticipare
qualcosa ora.
Agenore era sempre stato un comunista convinto,
coraggioso e disciplinato, ma nel 1939 non aveva potuto sopportare il patto
Stalin-Hitler....e lo aveva detto, nelle sedi "deputate"....ma lo
aveva detto...forte. Quel che è certo è che durante la Resistenza non venne
ucciso né dai fascisti, né dai tedeschi, secondo le versioni
"ufficiali", ma nessuno nel partito l'ha mai celebrato granché e qui
gatta....ci cova. L'amico storico Renato Risaliti su "La Nazione"
Pistoia del 2008-05-01 ha scritto che venne "eliminato durante una
’passeggiata’ nei boschi del Montalbano dai suoi stessi compagni, ora tutti e
quattro deceduti". I quattro in buona fede credettero di eliminarlo,
secondo gli ordini ricevuti, per una giusta ragione...ma non era così....
In corso d'opera darò, su queste ed altre vicende,
visto che non tutti oggigiorno leggono i libri, anche qualche anticipazione qui
su FB e sul mio blog....e vediamo se ci sarà in giro un qualsivoglia
“riscontro” e l'effetto che farà…
Carlo O. Gori
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