
...Storia e storie...personaggi, fatti e monumenti fra Pistoia, Toscana e...oltre, negli scritti di Carlo Onofrio Gori in parte già postati su Historiablogori.splinder.com/ (ora chiuso ed in archivio) e sul nuovo Goriblogstoria360. Questo sito non utilizza cookie ma altri siti o web server esterni collegati potrebbero utilizzarli. Proseguendo nell'uso del sito acconsenti all’eventuale uso dei cookie.
venerdì 29 gennaio 2016
lunedì 25 gennaio 2016
Segnalazione. Pistoia. Giorno della Memoria 2016
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Corriere deCULTURA
LA DESIGNAZIONE
Pistoia è la capitale italiana
della cultura per il 2017
della cultura per il 2017
La città toscana ha «battuto» la concorrenza di altri otto comuni. Prenderà
il posto di Mantova che detiene il titolo fino alla fine del 2016
di Paolo Conti
La
Capitale italiana della Cultura 2017 sarà Pistoia. Lo ha comunicato il
presidente della giuria Marco Cammelli al Ministro dei beni e delle attività
culturali e del turismo, Dario Franceschini, che l’ha poi proclamata davanti ai
sindaci delle città finaliste (tutti presenti alla riunione) aprendo la busta
sigillata. Le città in lizza erano nove: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa,
Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. La proclamazione è avvenuta alle 17 di
lunedì 25 gennaio nel Salone del Consiglio Nazionale del Ministero in via del
Collegio Romano, 27. «Mi pare una bella vittoria, un po’ a sorpresa - ha
commentato Franceschini -. La commissione ha lavorato in modo approfondito e
trasparente, non ci sono state pressioni».
La gara annuale
Dopo il successo del processo di selezione della Capitale europea della cultura 2019, titolo ottenuto da Matera,
lo scorso anno il governo decise di indire la gara annuale per la Capitale
italiana della cultura per «sostenere incoraggiare e valorizzare la autonoma
capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché
venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per
la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti».
Gli scopi del bando
Per quest’anno, 2016, la Capitale italiana della cultura sarà Mantova. Nel
2015 era toccato a Ravenna. Questi gli scopi previsti nel bando: stimolare una
cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica;
sollecitare le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale
paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale;
valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i servizi rivolti ai turisti;
sviluppare le industrie culturali e creative; favorire processi di
rigenerazione e riqualificazione urbana. Il presidente della giuria, Marco
Cammelli, ha raccontato che «in nessun caso sono stati trovati progetti
arrangiati o incompleti , anzi nessun piano demerita, e questo è un dato molto
positivo. Tutte le decisioni sono state collegiali e con uno scambio concreto e
franco». Il ministro Franceschini ha già annunciato la preparazione del bando e
dell’iter per la proclamazione della Capitale della cultura italiana 2018.
25 gennaio 2016 (modifica il 25 gennaio 2016 | 20:34)
giovedì 21 gennaio 2016
Segnalazione. Stasera a Quarrata presentazione del nuovo numero della rivista "Il Grandevetro"
Segnalo con
piacere questo appuntamento (presentazione dell'ultimo numero (119) della rivista) di stasera alla Casa del Popolo di Quarrata con la presenza di alcuni redattori de "Il
Grandevetro", una prestigiosa rivista politica e culturale toscana
"che viene da lontano", ma "viva" e ben inserita "nel
presente" e con la quale sono onorato di avere da
qualche tempo iniziato a collaborare, per ora con questi due articoli, apparsi rispettivamente sul n. 109 e sul n. 118 che
successivamente ho riportato sull'altro mio blog nella forma integrale della prima stesura, più ampia rispetto a quella poi apparsa sulla rivista: Goriblogstoria360:
http://goriblogstoria360.blogspot.it/search/label/Risorgimento%20filmografia
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2015/04/esperienze-militari-progressiste-nella.html
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2015/04/esperienze-militari-progressiste-nella.html
In questo n. 119 dedicato a "L'invenzione del nemico", tema oggi scottante, anche per i vari conflitti di questa "terza guerra mondiale asimmetrica" che oggi ci colpisce e ci preoccupa, spicca fra gli altri, per ampiezza e consueta profondità, il contributo L'Islam nel XXI secolo dello storico Franco Cardini.
Per chi ancora non conoscesse la rivista cito qui sotto una pagina di Wikipedia ad essa dedicata.
Per chi ancora non conoscesse la rivista cito qui sotto una pagina di Wikipedia ad essa dedicata.
“Il Grandevetro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Grandevetro è
un bimestrale di immagini, politica e cultura che fu fondato a Santa Croce sull'Arno (PI)
nel 1977 da un gruppo di intellettuali e artisti.
Il Grandevetro si autofinanzia
e si regge da allora sul lavoro gratuito di chi vi opera. Per questi suoi
caratteri di apertura e di indipendenza finanziaria, di promozione editoriale e
culturale movimentista, Il Grandevetro si è costituito nel
2002 in associazione culturale, politica ed artistica.
Storia
La rivista nacque dalla "Polisportiva
Primavera", organizzazione di base della sinistra santacrocese guidata da
Sergio Pannocchia negli anni Settanta. Grazie alla sua lungimirante visione
politica e culturale come pure al suo indefesso attivismo, Pannocchia non solo
si interessò della promozione sportiva, ma anche e soprattutto della formazione
politica e culturale delle nuove generazioni.
Fu così che attorno a lui si ritrovarono molti artisti
e intellettuali di sinistra. Nacque in quegli anni una stagione intensissima di
promozione culturale: fu fondato un gruppo teatrale, "La Casagialla";
furono organizzati seminari, cineforum, concerti, dibattiti, mostre.
Nel febbraio del 1977 uscì il primo numero de Il
Grandevetro. Il nome fu dato da Romano Masoni, pittore e incisore, in omaggio all'opera di Marcel Duchamp "La Sposa messa a nudo dai suoi
scapoli, anche" (traduzione di "La Mariée mise à nu
par ses célibataires, même"), chiamato anche "Grande
Vetro".
Fu da questo collettivo che nel 1981 prese le mosse
"Il Circolo del Pestival", gruppo di artisti e intellettuali, che
stilò un manifesto di interventi culturali nel territorio del Cuoio e della
Calzatura di richiamo nazionale.
Fu in occasione delle manifestazioni artistiche e
culturali del "Circolo del Pestival", che entrò nella redazione de Il
Grandevetro, diventandone eccezionale direttore, Luciano Della Mea. S'inaugurò, grazie a lui in modo ufficiale,
la nascita delle Edizioni del "Circolo del Pestival", che già
esistevano ma che avevano uscite irregolari. Fu fondata quindi successivamente
la Casa Editrice de Il Grandevetro, in coedizione, per alcune sue
collane, I Senzastoria, I Lapislazzuli e I
Vagabondi, con la Casa Editrice Jaca Book di Milano.
Attività
culturale
Oltre al bimestrale, l'Associazione culturale de Il
Grandevetro edita libri di narrativa e altre numerose pubblicazioni a
carattere politico, sociale, artistico.
Dopo la morte di Luciano Della Mea(1924-2003), di Sergio Pannocchia (1936-2008)
e di Ivan Della Mea (1940-2009),
che ne fu Direttore Responsabile, attualmente (maggio 2014) l'organico
redazionale è così composto: Direttore responsabile della rivista Alfonso Maurizio Iacono;
in redazione: Aldo Bellani, Massimiliano Bertelli ( Presidente), Giovanni Commare (Vicepresidente), Mauro Giani (
Segretario), Marco La Rosa (Direttore), Romano Masoni, Simonetta Melani, Maria Beatrice Di Castri,
Stefano Biffoli, Enzo Filosa, Alfio Pellegrini, Rosaria Parri.
Vi collaborano e vi hanno collaborato grandi firme del
giornalismo italiano tra cui Gianni Mura, Gianpaolo Ormezzano, e
della cultura italiana, tra cui il sociologo Mario Aldo
Toscano, l'italianista Michele Feo, il
giornalista RAI Alberto Severi,
il poeta e critico d'arte Dino Carlesi, il musicologo Renzo Cresti, il critico d'arte Nicola Micieli, ecc.
Numerosi gli scrittori, tra cui ricordiamo Alberto
Pozzolini, Attilio Lolini, e innumerevoli gli artisti, i pittori e i
fotografi, che occasionalmente hanno collaborato alla impostazione grafica su
invito di Romano Masoni o che hanno donato
opere per la vita della rivista.
Numerose sono le iniziative culturali promosse. Tra
esse il "Premio nazionale di giornalismo sportivo Sergio Pannocchia"
che, con cadenza biennale, viene assegnato a un giovane autore di un articolo
giornalistico sportivo contraddistinto da qualità e originalità nella
scrittura.
La sua sede attuale è a Santa Croce sull'Arno.
Persone
legate a Il Grandevetro
·
Antonio Bobò,
·
Dino Carlesi,
·
Renzo Cresti,
·
Marco Cini,
·
Michele Feo,
·
Armando Sestani...
·
Katia Sassoni...
Collegamenti
esterni
·
Il Grandevetro Blog, blog.libero.it.
·
http://www.ilgrandevetro.com/?tag=grandevetro-online con
altra redazione”
mercoledì 13 gennaio 2016
Segnalazione. Pistoia: domani alla Biblioteca San Giorgio (ore 17) presentazione del libro di Rossella Dini su Romano Paci
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venerdì 8 gennaio 2016
Segnalazione. Un importante appuntamento per domani alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia
Innanzitutto Buon 2016 a tutti!!! Per inciso, dovendo continuare con la mia lunga e faticosa convalescenza spero che quest'anno per me sia migliore di quello passato dove ad un certo momento ho trascorso la non felice esperienza di trovarmi ad essere "più di là che di qua",,,,ma...ora son "qua", scrivo qui e,,,, bando ai crucci!!!
Ho il piacere come post di inizio anno di segnalare questa bella Mostra, ricca soprattutto di rare ed affascinanti foto storiche di Pistoia e Provincia, che viene inaugurata domani alla San Giorgio.
Un motivo in più è che questa importante iniziativa culturale è dedicata al compianto collega ed amico Giovanni Barbi: bibliotecario "necessario" e sapiente, infaticabile studioso di storia locale ed autore di importanti pubblicazioni, grande fotografo, appassionato ed intelligente organizzatore di eventi culturali e tanto altro ancora sebbene fosse segnato ed oberato fin dalla nascita da un gravame fisico non indifferente che generalmente avrebbe scoraggiato ed indotto al necessario riposo chiunque ne avesse sofferto. Giovanni non si fece scoraggiare!!! Quindi a domani!... e un complimento a tutti i bravi e sapienti organizzatori alcuni dei quali, ed in particolare l'attivo e competente curatore Paolo Bresci, vedete raffigurati con me nelle foto qua sotto.
P.S. Prometto che quando starò un po' meglio mi riaffaccerò su questo mio blog di storia locale (mi raccomando, date anche uno sguardo a Goriblogstoria360, di storia generale e attualità!), oltre che con le "segnalazioni" anche con qualche consistente e spero interessante post storico che tra l'alto ho da tempo quasi pronto, ma che finora non ho potuto pubblicare perché i miei guai fisici purtroppo al momento mi consentono un'autonomia al computer di soli 15-20 minuti, dopo i problemi generati dalla postura si fanno, dolorosamente, sentire ed allora devo alzarmi dalla sedia ed andare a sedermi sul divano appoggiando il collo, ahimè ormai dolorante, sulla ristoratrice spalliera.
Carlo Onofrio Gori
"Carlo Gori" "Carlo O. Gori"
Carlo onofrio Gori e Paolo Bresci
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